Olio su tela,
cm. 71x55,5
L'opera reca una perizia scritta di Ferdinando Arisi.
Assegnato a Elisabetta Marchioni da Ferdinando Arisi, che rilevava nello stile del dipinto una cultura vicina a Giuseppe Vincenzino e Margherita Caffi, nonchè al fiorista pseudo-Guardi. Le opere assegnate alla Marchioni si caratterizzano per la cascatella di verde e la spappolatura dei petali nelle rose. Per confronto si veda in: Luigi Salerno, La natura morta italiana, Bozzi, Roma, 1984, p. 311, n. 90/2; F. Zeri, La natura morta in Italia, a cura di Francesco Porzio, Milano, 1989, tomo I, pp. 329-333.