Olio su tavola,
cm. 37x30
Cesare Corte, figlio di Valerio, pittore e architetto, lavorò in Francia e Inghilterra per la Regina Elisabetta. Ritornato a Genova e protetto dal principe Alberigo Cibo, fu ritrattista e lavorò per il Granduca Ferdinando I. Nel 1612, per le sue simpatie verso il protestantesimo, fu denunciato e condannato al carcere a vita dall'Inquisizione, che lo costrinse all'abiura.