Matita su carta,
mm. 303x475
Marchio Collezione GM.
Al centro filigrana rappresentante uno stemma sagomato con fascia diagonale con sovrastante trifoglio, sotto forse le lettere PB (scarsamente leggibili).
Storia
Collezione privata, Firenze
"[...] Questo foglio, redatto in pieno clima neoclassico, assapora quelle idee che avevano ascendenza nella filosofia della critica e dell’esperienza. Risente chiaramente, seppur in una forma più circoscritta, delle grandi composizioni di David o di Drouet in un’epoca in cui arte e gusto cesareo si incontrano. Il Palagi si mostra qui in tutta la sua essenza di salvatore della patria-pittura e restauratore delle glorie antiche, trovando nell’espressione, nella disposizione, nel recupero di collaudate memorie, un’interpretazione da par suo [...]".
P.P.Q.
Bibliografia di riferimento
Somaré E., Storia dei pittori italiani dell’800, Milano, 1928;
Griseri A., The Palazzo Reale at Tourin, in The Connoisseur, 1957;
Bernardi M., Il Palazzo Reale di Torino, Torino, 1959;
Boidi A., P. Palagi ed il Neogotico in Piemonte, in Bollettino della società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, 1965;
Gregori Bandiera L., Filippo Pelagio Palagi, an artist between neo classicism and romanticism, in Apollo, 1973;
Matteucci A.M., Carlo Filippo Aldrovandi e Filippo Palagi, in Atti e memorie dell’Accademia Clementina di Bologna, 1974;
Zamboni S., Contributi a Pelagio Palagi, in Atti e Memorie dell’Accademia Clementina di Bologna, 1974;
Poppi C., Pelagio Palagi pittore. Dipinti dalle raccolte del Comune di Bologna, Electa, Milano, 1996.