Olio su tavola,
cm. 45,5x32
Studio analitico a stampa di Alessandro Nesi che assegna l'opera a Marcello Venusti, s.d.
Della Pietà per Vittoria Colonna da un disegno di Michelangelo, ora a Boston, Isabella Stewart Gardner Museum, esistono altre due repliche note, dipinte su tavola, di Marcello Venusti, ora appartenenti alla Galleria Borghese di Roma, in collezione privata, Torino, ed una invece di mano di Michele Tosini documentata al 1559, Museo di Casa Vasari, Arezzo. Il disegno fu ripetutamente tradotto in incisioni a stampa, come quella di Giulio Bonasone (1546), e quindi molto vicina alla data del disegno, documentato verso il 1540 da una lettera della stessa Colonna, e quella di Nicolas Béatrizet. La Pietà per Vittoria Colonna è stata iconograficamente indicata come aderente a una visione vicina a quella propugnata dall'evangelismo di Juan de Valdés sostenuta anche nel testo Il Beneficio di Cristo di Benedetto di Mantova e Marcantonio Flaminio, autori poi accusati di eresia "nicodemitica" dalla Chiesa Cattolica, che la Colonna ben conosceva.
Nello studio di Alessandro Nesi, al quale si rimanda, l'autore opera una convincente analisi stilistica, confermando l'autografia al Venusti.