Olio su tela,
cm. 93,5x72
Lievi restauri.
Bibliografia
Mina Gregori, Giacomo Ceruti, Credito Bergamasco, Edizioni "Monumenta Bergomensia", LVIII, Bergamo, 1982, pp. 309, 457, n. 157.
Giustamente segnalata come "venezianeggiante" da Mina Gregori nella sua fondamentale monografia, questa Dama in costume, "inedita figura di fantasia, non propriamente un ritratto", è un dipinto che testimonia la grande libertà espressiva del Ceruti, noto per il realismo dei suoi ritratti e le "figure di carattere" come in La lavandaia (Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo). Già da giovane, nel 1729, incaricato di dipingere ritratti storici di patrizi veneziani destinati al Broletto di Brescia, Ceruti operò poi a Venezia, Piacenza, Brescia e Milano, fu il più grande rappresentante della pittura di genere che ritraeva, accanto alle figure dei ricchi aristocratici, "un vasto campionario del proletariato locale", culminante in dipinti come il Contadino (Milano, Collezione Bonzi) e La famiglia povera (Novate, Collezione Testori).
La Dama in costume, rispetto ai ritratti di aristocratici e alle figure di popolani, sembra testimoniare anche una vena più rarefatta di ritrattistica di fantasia.