Di singolare potenza espressiva questa figura di Cristo morto, quasi di grandezza al naturale, era attendibilmente "deposta" a vista alla base di un altare di una cappella.
L'iconografia del Cristo giacente, particolarmente diffusa nella scultura Italiana ed europea dal Cinque al Settecento, è stata definita nell'evoluzione dal capolavoro della scena drammatica di Niccolò dall'Arca nel gruppo della Pietà in terracotta in Santa Maria della Vita a Bologna (1485 ca.), fino all'esoterico Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, 1753, per la Cappella Sansevero a Napoli; e di questa iconografia significativa parte hanno avuto quelle sculture che fino al Settecento mantenevano memoria del gotico in piena epoca barocca, come la presente. Stile tipico questo della scultura di area nordica.