Numero serie movimento 48**60, calibro 2226, movimento meccanico a carica automatica, protetto dai campi magnetici di un "fondello" in metallo dolce, autonomia di 38 ore, massa oscillante con periferica in oro 21 kt, bilanciere liscio in Glucydur a tre bracci, registrazione micrometrica con dispositivo a vite, spirale piana Nivarox, sistema antiurto a Kif, sia per il bilanciere che per la ruota di scappamento, platina decorata a perlage, ponti a Côte de Genève e rifinita a anglage, 28.800 a/h, 50 rubini.
Cassa a tre corpi in acciaio, vetro zaffiro, lunetta ottagonale e guarnizioni in Therban e otto dadi esagonali in oro bianco incassati, corona esagonale e pulsanti chiusi a viti ricoperti da elementi in nitrile, mm 42 ø.
Quadrante blu queen, tapisserie, contatore ore a ore 6, contaminuti a ore 9, minuti continui a ore 12, contasecondi al centro, scala sessagesimale in 1/5 di secondo, scala tachimetrica sul Rehaut, indici ovali in oro bianco applicati luminescenti, lancette a bastone in oro bianco luminescenti.
Fondello in acciaio chiuso da otto viti, esterno inciso con n. 1887.
Bracciale in acciaio satinato, chiusura deployante con chiusa di sicurezza.
Corredato da estratto Audemars Piguet.
I test di laboratorio hanno evidenziato il buono stato delle guarnizioni in Therban e della meccanica in tutte le sue funzioni.
Per la realizzazione del primo modello di questo orologio, nel 1972 la Audemars Piguet si ispirò alla forma ottagonale delle bocche di cannoni della Royal Oak-Class, una serie di navi da guerra progettate nel 1765 da John Williams per la Royal Navy, e così chiamate in onore della quercia nella quale re Carlo II riuscì a nascondersi per sfuggire a una rappresaglia in seguito alla battaglia di Worcester (1651).