Il dipinto presenta affinità stilistiche con la pittura di Giuseppe Nuvolone (1619 -1703), figlio di Panfilo e fratello di Carlo Francesco, dal quale riprende modelli di grazia arcadica rivolti già verso la pittura settecentesca. Del nostro dipinto, come riportato da Negro, si segnala la vicinanza alla pittura di Carlo Francesco, come testimoniano altre composizioni autografe tra cui il Gesù coronato di spine confortato dagli Angeli, nella sagrestia della Chiesa di San Ilario a Cremona, Santa Maria Maddalena confortata dagli Angeli, Museo Civico di Novara, Le Marie al Sepolcro, Chiesa di San Giovanni Evangelista a Brescia.