Olio su tela,
cm. 96x141
History
Collezione Famiglia Sanvitale, Fontanellato; Collezione Lombardi, Viareggio; Collezione privata
Comunicazione scritta di Ferdinando Arisi.
Ferdinando Arisi data questa «Natura morta» verso il 1690, considerandola una delle opere di maggiore qualità dell'artista in quegli anni, contemporanea ai quattro grandi dipinti della Rocca di Fontanellato. Il motivo del piccione vivo al centro del quadro e del gatto che beve in alto a sinistra, unici due animali vivi in mezzo alla cacciagione morta, che si trovano anche nei due dipinti della Galleria Nazionale di Parma, alludono alla caducità della vita. Bibliografia
Alberto Crispo, La natura morta in Emilia Romagna. Pittori, centri di produzione e collezionismo fra XVII e XVIII secolo, Skira/Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Milano, 2000, p. 170, n. 171.