Olio su tavola,
cm. 30,5x22,8
Comunicazione scritta di Sandro Bellesi, senza data.
Secondo Sandro Bellesi la tavoletta va ascritta alla mano di Niccolò Francesco Lapi, pittore fiorentino formatosi nell'atelier di Pietro Dandini, e registra l'influsso stilistico di Luca Giordano, passato a Firenze alla corte medicea. Lapi fu attivo come abile frescante e come pittore di pale d'altare. L'influsso del Giordano su Lapi fu forte soprattutto verso la fine del Seicento, perdendosi poi nell'età più avanzata.