Inchiostro e biacca su carta,
mm. 190x225
Marchio Collezione GM. Al verso: studio per un disegno di architettura raffigurante un vaso sopra un plinto e tracce di altro disegno raffigurante probabilmente una figura.
Filigrana assente.
Sul fondo di carta antica due scritte: David: A Del (in parte tagliata).
History
Collezione Inghirami;
Collezione privata, Firenze
Bibliography
Il disegno come genesi della pittura, a cura di Pier Paolo Quieto, prefazione di Denis Mahon, saggi di Anna Forlani Tempesti, Concetto Nicosia e Pier Paolo Quieto, Edifir Edizioni, Firenze, 2004, pp. 266-269.
"[...] Gli album della raccolta David furono il deposito prezioso degli studi e delle ispirazioni del Maestro, e dimostrano in modo preciso il cammino da lui intrapreso per giungere al grande scopo che si era prefisso, essere cioè di guida per i giovani artisti e perpetuare i grandi principi della pittura. I dodici album della Raccolta furono messi in vendita dalla famiglia David nel 1826 e riapparvero di nuovo nel catalogo della seconda vendita David nel 1835, anno in cui gli album furono venduti uno dopo l’altro. Due vennero acquistati dal Louvre; i rimanenti, secondo le indicazioni date da J. L. Jules David, vennero verosimilmente riacquistati dagli eredi o dai familiari di David e si sa per certo che almeno due restarono nella loro famiglia fino ad una data relativamente recente [...]. Per la vicenda di questi disegni si rimanda al saggio di Arlette Serullaz [...]. Sul recto di questo foglio, in basso al centro, figura una scritta, probabilmente coeva, che indica “David” quale esecutore (la grafia è, nella sua tipologia e nella stesura di alcune lettere, molto simile a quella che compare su un disegno conservato al Paul Getty Museum di Malibu) [...]. Dopo un approfondito esame e considerate attentamente le caratteristiche stilistiche di questo foglio, sembra si possa affermare che lo stesso è molto probabilmente di mano del Maestro: è infatti disegnato a matita, integrato a pennello con inchiostro diluito nella distribuzione delle ombre, l’acquerello è rinforzato da leggeri tocchi di biacca e, come ci riporta Jules David nel 1880, tracciato a penna nei contorni e nei rilievi [...]".
P.P.Q.