Olio su tavola,
cm. 102x80
Questo ritratto di cardinale allo scrittoio sembra collocarsi nell'ambito della pittura fiorentina del secondo Cinquecento.
Gli esempi più alti di questo genere sono da indicare nei ritratti dei Manieristi, non senza riferimenti ai ritratti composti di Sebastiano del Piombo, come il Cardinal Bandinello Sauli e seguito, e il Ritratto di Verdelotti e Ubretto (si veda in Susan Regan Mc Killop, Franciabigio, University of California Press, Los Angeles, 1974, figg. 99, 102).
Bibliografia di riferimento
Jean Alazard, Le Portrait Florentin de Botticelli à Bronzino, Parigi, 1924.