Scultura in terracotta steccata,
cm. 42,5 h.
Sotto la base: etichetta e timbro Archivio Quinto Martini.
Anche in quest'opera Martini unisce alla sapienza plastica la scoperta del reale e l'invenzione lirica per realizzare un tema inconsueto alla scultura accademica.
Il soggetto fu trattato in due varianti: la prima in cui la donna si appoggia alla spalliera della sedia, la seconda, questa, che appare riprodotta nel catalogo della mostra del 1999.
Bibliografia di riferimento
Quinto Martini 1908-1990, a cura di Marco Fagioli e Lucia Minunno, Firenze, Museo Marino Marini, 25 marzo - 13 giugno 1999, p. 81, n. 25.