Olio su tela,
cm. 98,5x132
Comunicazione scritta di Maurizio Marini, senza data.
Considerato a ragione uno dei maggiori artefici nel genere della veduta prospettica con elementi di architettura classica, Codazzi fu attivo a Roma dal 1620 e a Napoli dal 1634.
Come vedutista collaborò in dipinti di pittori di figura quali G. Lanfranco, M. Stanzione, Micco Spadaro, M. Cerquozzi e F. Lauri.
Secondo Maurizio Marini Codazzi si avvalse anche, per le figure, della collaborazione di François Perrier (detto "le Bourguignon", 1590 ca. - 1650), presente a Roma nello stesso periodo. Marini aggiunge questa tela alle opere realizzate a Roma nel 1625-30, e la confronta con il dipinto Portico con sfondo di città di mare della Galleria Nazionale di Palazzo Corsini, Roma, e definisce il pittore come un autore di "capricci dal vero", per la presenza di elementi di osservazione diretta della realtà inseriti nell'impianto scenico.
Bibliografia di riferimento
David Ryley Marshall, Viviano and Niccolò Codazzi and the Baroque Architectural Fantasy, Jandi sapi Editori, Roma, 1993, cfr. con Ruined Portico, Vernacular Building and Arcade, Firenze Uffizi, catalogo generale n. 440, pp. 183-84, n. VC.75.