Olio su tela,
cm. 120,5x133
Restauri.
Questo Cristo coronato di spine, già indicato nella Fototeca di Federico Zeri come copia da Orazio Gentileschi, si aggiunge ai due dipinti dello stesso soggetto già assegnati da R. Ward Bissel (1981, X4, p. 201, fig. 153 già nella Galleria Fischer, Lucerna, 1963; collezione Andrea Busiri-Vici, Roma) tra le opere di discussa attribuzione ("questionable attributions"). Tali dipinti, tutti all'incirca della stessa misura, deriverebbero da un modello successivo rispetto all'altra composizione sullo stesso soggetto datata verso il 1610-15 e conosciuta come la più importante del Gentileschi, nota nelle due precedenti versioni dello Herzog Anton-Ulrich Museum di Brunswich e già Collezione Lizza-Bassi, Varese (ibidem, 1981, pp. 152, 153, nn. 23, 24, figg. 42, 43). Del modello originale da cui deriva la nostra versione Anthony Van Dyck aveva reso uno schizzo contenuto nell'Italian Sketchbook ora a Chatsworth, Duke of Devonshire (ibidem, fig. 155).
Successivamente Gabriele Finaldi nel catalogo della mostra alla National Gallery di Londra, sulla scia di una precedente indicazione di Erich Schleier (1993), ha restituito il dipinto già della Galerie Fischer di Lucerna (poi in collezione privata, Londra), dopo un intervento di pulitura e restauro, alla mano del Gentileschi.
Bibliografia di riferimento:
R. Ward Bissel, Orazio Gentileschi and the Poetic Tradition in Caravaggesque Painting, The Pennsylvania University Press, University Parlk e Londra, 1981;
Orazio Gentileschi at the Court of Charles I, a cura di Gabriele Finaldi, The National Gallery, Londra, 1999, pp. 64, 65, n. 6.