Priamo implora Achille per la restituzione delle spoglie di Ettore
Olio su tela,
cm. 25x36,8
Al verso sul telaio: scritta Gius. Diotti: etichetta parzialmente abrasa con dati dell'opera.
Dipinto di stretta osservanza neoclassica su un soggetto dei più raffigurati del repertorio omerico. L'autore denota nello stile un influsso dei modelli di Vincenzo Camuccini (1771-1844), che realizzò sullo stesso tema un dipinto di grande dimensione. Formatosi all'Accademia di Parma, Diotti si trasferì a Roma nel 1805 rimanendovi fino al 1809. Tornato a Milano nel 1809, si legò di amicizia con Andrea Appiani. Nel 1811 assunse l'incarico di Direttore dell'Accademia di Bergamo.