Ilario Giacinto Mercanti detto lo Spolverini (attr. a)
(Parma, 1657 - 1734)
Due opere raffiguranti «Battaglia di cavalleria»
Olio su tela,
cm. 120x179,5 ognuno
Formatosi alla scuola di Francesco Monti detto il Brescianino delle Battaglie (1646-1712), allievo del Ricchi e del Borgognone, lo Spolverini apprese da questi i canoni compositivi della pittura di genere di battaglie, divenendo anche un valente scenografo alla corte di Ranuccio II Farnese e successivamente del duca Francesco a Parma che lo assunse fino alla sua morte. In questo incarico progettò i Fasti di Paolo III, le imprese militari di Alessandro Farnese e le nozze di Elisabetta con Filippo V re di Spagna. In precedenza aveva soggiornato a Firenze ove era molto attivo Pandolfo Reschi e successivamente a Venezia al servizio di Francesco Morosini, celebre condottiero nella guerra contro i Turchi. Come "battaglista" Spolverini si distingue per l'ampio respiro delle sue scene di guerra, caratterizzando le battaglie di cavalleria con toni di forte contrasto luminoso nei cieli nuvolosi e grande maestria nel disegno dei particolari, qualità che si ritrovano in queste due tele. Bibliografia di riferimento: La battaglia nella pittura del XVII e XVIII secolo, a cura di Patrizia Consigli Valente, saggi di Federico Zeri e Gianni Cavazzini, Banca Emiliana, Parma, 1986, tavv. 78-87.